Archivio mensile:Settembre 2014

Daniza, una di noi

Con l’esecuzione della condanna a morte si conclude la tragica esistenza di Daniza, l’orsa uccisa dalle istituzioni in nome di una non meglio definita esigenza di “sicurezza”, una scusa con la quale si cerca, oggi come ieri, di giustificare ogni tipo di nefandezza verso chiunque si ribelli ad un sistema fondato su dominio, sfruttamento e repressione.

Daniza desiderava semplicemente essere se stessa, vivere in modo da soddisfare i propri bisogni di orsa e di madre, esprimere la propria individualità, proprio come tutti noi avremmo diritto di fare.

E invece questo non le è stato permesso. È stata accusata di essere un pericolo, una minaccia per l’uomo.

Quella di Daniza era una morte annunciata, da un potere vigliacco che non ha avuto neppure la decenza di metterci la faccia, nascondendo l’esecuzione dietro al paravento della morte casuale, dell’effetto collaterale.

Ma Daniza – e come lei tutti gli animali che in un modo o nell’altro si ribellano al loro status imposto – è e rimane una di noi: è la nostra anima selvaggia che ogni giorno ci chiede di difendere il diritto di ognun* ad essere se stess*, senza alcun confine e discriminazione.

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Informazione antispecista sulla scelta vegan a Prato

Sabato 20 settembre, dalle 16 alle 19, il gruppo informale degli Antispecisti Pratesi organizzerà un banchetto informativo sulla scelta vegan in Piazza Buonamici a Prato.

Ci teniamo a ribadirlo: per noi il veganesimo non è una dieta, non è una gara a chi diventa più salutista, ma piuttosto è una prassi politica attraverso la quale vogliamo esprimere la nostra opposizione ad un sistema che schiavizza, mercifica, trasforma in oggetti monetizzabili corpi, vite, individui.

Vista in sezione, la struttura sociale del presente dovrebbe configurarsi all’incirca così. Su in alto i grandi magnati dei trust dei diversi gruppi di potere capitalistici che però sono in lotta tra loro; sotto di essi i magnati minori, i grandi proprietari terrieri e tutto lo staff dei collaboratori importanti; sotto di essi – suddivise in singoli strati – le masse dei liberi professionisti e degli impiegati di grado inferiore, della manovalanza politica, dei militari e dei professori, degli ingegneri e dei capufficio fino alle dattilografe; ancora più giù i residui delle piccole esistenze autonome, gli artigiani, i bottegai, i contadini e tutti gli altri, poi il proletariato, dagli strati operai qualificati meglio retribuiti, passando attraverso i manovali fino ad arrivare ai disoccupati cronici, ai poveri, ai vecchi e ai malati. Solo sotto tutto questo comincia quello che è il vero e proprio fondamento della miseria, sul quale si innalza questa costruzione, giacché finora abbiamo parlato solo dei paesi capitalistici sviluppati, e tutta la loro vita è sorretta dall’orribile apparato di sfruttamento che funziona nei territori semi-coloniali e coloniali, ossia in quella che è di gran lunga la parte più grande del mondo. Larghi territori dei Balcani sono una camera di tortura, in India, in Cina, in Africa la miseria di massa supera ogni immaginazione. Sotto gli ambiti in cui crepano a milioni i coolie della terra, andrebbe poi rappresentata l’indescrivibile, inimmaginabile sofferenza degli animali, l’inferno animale nella società umana, il sudore, il sangue, la disperazione degli animali… Questo edificio, la cui cantina è un mattatoio e il cui tetto è una cattedrale, dalle finestre dei piani superiori assicura effettivamente una bella vista sul cielo stellato.

Max Horkheimer, «Il grattacielo», da Crepuscolo.
Appunti presi in Germania 1926-1931, Einaudi 1977, pp. 68-70.

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Venerdì 12 settembre presidio contro la vivisezione al CNR di Pisa a partire dalle 14,30

La città di Pisa è tristemente nota per essere una delle capitali italiane della vivisezione con i suoi numerosi istituti di ricerca privati e pubblici (Università e Cnr) dove gli animali vengono rinchiusi per essere sottoposti ad ogni tipo di esperimento: dalla chirurgia, farmaci, ingegneria genetica per citare solo alcune delle pratiche più diffuse. La concentrazione di animali rinchiusi raggiunge il suo apice proprio al Cnr di Pisa da dove partono sia a livello locale che nazionale tutti quei protocolli che prevedono sperimentazioni su esseri viventi.

Venerdì 12 settembre, a partire dalle 14,30, ci sarà un presidio davanti al CNR di Pisa, uno degli innumerevoli luoghi dello sfruttamento dove ricerca neutrale sta per consolidamento e sviluppo di pratiche di dominio.

Il presidio sarà anche l’atto attraverso il quale inizierà la decima edizione dell’incontro della liberazione animale, che si terrà a Donoratico (LI). Per maggiori informazioni sull’incontro: http://www.incontroliberazioneanimale.net/#!incontro/c1ktj

Banchetti informativi a Prato contro il mercato dell’olio di palma

Da alcuni mesi stiamo portando avanti alcuni eventi di protesta e controinformazione contro il mercato dell’olio di palma.

Insieme agli amici di Earthriot (http://earthriot.altervista.org/), promotori dell’iniziativa Stop Olio di Palma (Stop OdP), abbiamo organizzato una conferenza sul tema lo scorso autunno presso il circolo antispecista No Cage di Prato.

La prossima settimana torneremo per le strade di Prato per tre giorni di controinformazione: martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 saremo presenti in Piazza Buonamici, in pieno centro storico.Stop OdP

L’olio di palma è una sostanza usata in ambito alimentare ma anche cosmetico e dei biocarburanti che provoca danni irreparabili all’ambiente, agli ecosistemi, agli animali, alle popolazioni locali ed alla salute umana. Boicottare i prodotti ed i marchi che utilizzano olio di palma è dunque di importanza fondamentale, al banchetto troverete tutte le informazioni del caso. Inoltre sarà possibile firmare la petizione europea #StopOdP Stop Olio di Palma, lanciata qualche mese fa dagli attivisti di Earth Riot (Convivenza Pacifica), che chiede all’Unione Europea di bloccare l’importanza dell’olio di palma in tutti gli stati membri.